Il profillo professionale definito all’interno del D.M. 17/01/1997 n. 58 inquadra il Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro come l’operatore sanitario che è responsabile, nell’ambito delle proprie competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. L’abilitazione all’esercizio della professione è subordinata al possesso della Laurea in Tecniche della Prevenzione ed all’iscrizione al proprio Ordine di appartenenza.
Nel Settore Pubblico la figura del Tecnico della Prevenzione è già storicamente inserita derivando dalla evoluzione del Vigile Sanitario che fu individuato da un Regio Decreto di fine ‘800. Tali Enti Pubblici indicono Concorsi o Avvisi di Selezione specificamente per il profilo di Tecnico della Prevenzione. Il Tdp è pertanto presente in molti servizi dell’Amministrazione Pubblica, tra i quali si citano: le Aziende Sanitarie Locali (Asl); le Agenzie Regionali di Protezione dell’Ambiente (ARPA); il Ministero della Salute (presso il quale sono stati assunti recentemente 91 Tdp con unico concorso).
Nel Settore Privato i Tecnici della Prevenzione esercitano la loro professione a servizio delle aziende private, sia internamente quale lavoratore subordinato che esternamente in qualità di consulente in regime libero-professionale. Questa ultima fattispecie, in particolare, che svolge la propria attività con autonomia tecnico-professionale, è tenuta ad adempiere ad alcuni adempimenti di natura fiscale, previdenziale e amministrativa, quali: l’apertura della Partita Iva; la sottoscrizione di una polizza assicurativa; l’iscrizione alla Gestione Separata dell’Inps (da far presente che è allo studio la possibilità di avere una Cassa Previdenziale propria dell’Ordine). Tutte le imprese private possono, quindi, avvalersi del Know How di Tecnici della Prevenzione, sia come dipendenti che come professionisti a partita Iva. Possono rivestire, ad esempio, il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione; effettuare valutazioni tecnico-strumentali riguardo Rischi di natura Igienistico-Occupazionale; implementare Sistemi di Gestione o di autocontrollo relativamente al Sistema HACCP; gestire la Sicurezza nei Cantieri temporanei e mobili; per Valutazioni Ambientali (qualità dell’acqua, del suolo, dell’aria. Censimento Amianto. Rifiuti.) ed in generale tutti gli adempimenti afferenti alle vaste competenze del Tecnico della Prevenzione. Non possiamo non citare, tuttavia, tra le attività che svolgono i TDP quella di Formatore, sia svolta a servizio delle imprese private nei i vari ambiti (ad es. SSL ed HACCP) per rispondere ad obblighi di formazione periodica per i lavoratori delle imprese stesse, che in Ambito Universitario all’interno del corpo docente dei corsi di laurea in tecniche della prevenzione. In ultimo, è opportuno annoverare tra le aziende private nelle quali sono presenti i Tecnici della Prevenzione, come dipendenti o collaboratori, anche le numerose società e studi di consulenza presenti sul territorio, che in diversi casi virtuosi iniziano l’inserimento di tali professionisti nel proprio staff tecnico sin dalla fase di tirocinio professionale obbligatorio (sulla base di convenzioni dirette con le Università). Tra le più importanti sfide per valorizzare e far crescere la figura del Tecnico della Prevenzione, in particolar modo nel settore privato, vi è proprio la prospettiva di diminuire sempre più il gap tra il Mondo del Lavoro e quello Accademico coniugando sin dal principio la formazione universitaria e l’applicazione sul campo.
Dott. Luca Galasso
Tecnico della Prevenzione in Ambiente e nei luoghi di Lavoro – Ex studente UCSC
Contratto di collaborazione presso Asl Roma 1 – UOC SISP
Libero professionista – RSPP – Tecnico competente Acustica – H&S Trainer